Viaggio di 4 giorni in Sicilia/Calabria
Uno stretto braccio di mare separa l’isola dei Ciclopi dalla terra di Scilla, mostruosa creatura celata negli antri bui della costa, pronta a balzare sui marinai di Odisseo.
Nelle acque, agitate dai vortici provocati da Cariddi, custode impietosa del passaggio, fluttuano navi e legni diversi, si spingono da una sponda all’altra, dall’antica Rhegion a Messena, colonie figlie della stessa madre.
Distrutta più volte ma sempre risorta, Messina, porto naturale tra due mari, vestita di un bel Novecento, racconta il suo passato illustre con poche parole, frammenti superstiti della furia del tempo e degli uomini. Di fronte Reggio, spinta sulla costa dai monti, attraversata da fiumare, adagiata su terrazze. Florida polis prima, capitale per i bizantini poi, ambita dai Normanni, infine devastata dalla forza della terra e del mare.
Un museo custodisce il suo passato. Un passato che parla greco, quello della bellezza ideale incarnata nel bronzo lucente di due uomini, eroi del mito, restituiti al mondo dal mare di Riace.
La costa corre verso sud, risale ad ovest, in faccia al sole che tramonta: qui sorge Locri Epizefiri, citata da Polibio e Strabone, devota ad Afrodite, che conserva ancora l’antico impianto e il mito di Persefone plasmato nell’argilla. Alle sue spalle, in braccio all’Aspromonte, Gerace domina dall’alto il mare, bella per la sua cattedrale, i palazzi e i vicoli che si intrecciano in elaborati disegni.
Gli stessi che sono tradotti nella pietra dei colorati mosaici di Casignana, o creati dalle onde della risacca davanti a Scilla, pittoresco borgo a guardia dello Stretto.
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