Un fiume, un confine politico fino a non molto tempo fa.
Sulle sue sponde si è seduta la storia, dalle lontane battaglie contro Roma e il suo impero alle follie divisive del secolo scorso.
Sinuoso scorre verso il mare del Nord, dopo aver attraversato le vaste lande germaniche della Sassonia e dell’Anhalt, terre ricche e fertili, rese ancora più prospere dal suo passaggio. Lungo il suo corso sono nati prima i porti, poi le città, poi la ricchezza e la potenza, il prestigio e il conflitto.
Dresda, capitale scelta da duchi e principi e re, teatro drammatico di incendi, guerre e della distruzione piovuta dal cielo, riluce riflessa nell’Elba come splendida fenice, ornata di cento e uno capolavori; Magdeburgo, amata sede imperiale, eredità di Carlo Magno, custodisce il suo passato di città romanica, tra superstiti chiostri, archi e campate abitate dalla penombra, e il suo presente di modernità, fatto dei rosa e dei verdi di un architetto estroso.
A sud, Lipsia, crocevia di antiche strade, potente polo commerciale, lega il suo nome a Goethe e a Faust, e ad un’epica battaglia, principio del tramonto dell’imperatore di tutti i francesi.
E infine Wittenberg, piccolo villaggio prima, residenza maestosa di principi poi, dotata di chiese, ponti e di un’università, culla del pensiero che nasce dal profondo studio della storia e della teologia, del pensiero di un monaco pugnace che insegnò un nuovo modo di parlare al sacro, che da lì in poi e per sempre stravolse il mondo.