Sotto il cielo blu di Francia, lungo le strade solcate dai pellegrini dell’anno Mille, quelle che portano ai mari iberici dalla lontana Gerusalemme, silente veglia un piccolo esercito divino fatto di pietra e mattone, a guardia da sempre di villaggi e città, immerso nel verde rorido di una placida campagna.
Qui sono custoditi immaginifici racconti, narrati dalle voci perdute di illustri monaci, insieme ad Apocalissi e Creazioni, uscite dalle felici mani di ignoti maestri, inconsapevoli padri di veri capolavori.
Lo sguardo si spinge incantato tra le volte della cappella alta di Saint-Chef, tra le ali multicolori di immobili Arcangeli; sulle pareti ambrate di Nohant-Vic, dove palpita tumultuosa la vita; nell’abside cluniacense di Berzé-la-ville popolata di lontani echi bizantini.
Indugia tra le colonne della basilica di Paray-le-Monial, davanti a drappi dipinti di rosso intenso; s’incanta nell’abbraccio di due giovani donne a Tavant e sbalordisce per la potenza narrativa, ineguagliata, di Saint-Savin-sur-Gartempe. I chiaroscuri dei capitelli e del sarcofago di Saint-Junien ricordano le ombre dei boschi di Nostra Donna di Orcival, splendido dono dei Conti di Alvernia.
Nel cuore palpitante di queste terre, siede Poitiers, la santa e sapiente, celebre per un’epica battaglia, per il vescovo che le donò il primo battistero e per la regina d’Aquitania, che invece pensò a poderose mura; più a nord, Angers, madre di una dinastia potente, conserva nel buio delle sale del suo maniero il racconto spettacolare di un’Apocalisse di lana e seta, che lancia bagliori arcani tra rovine di città e indaffarati angeli; ad est è Loches, fortezza antica, casa e prigione insieme di un illustre figlio del Rinascimento.
E infine Amboise, la celebre, inespugnabile dimora di un re Valois pericoloso e maldestro e di un toscano, gloria del mondo, la cui memoria riposa tra candide pietre intagliate ad arte. Si staglia lontano all’orizzonte, mentre il suo riflesso scompare nelle acque argentee della Loira che veloce raggiunge il mare.
POSTI ESAURITI