VIAGGIO DAL 21 al 24 AGOSTO 2021
Ad Occidente, dove le Alpi gettano lunghe ombre serotine, si stende un ventaglio di valli percorse da strade impervie, disegnate dal tempo, serpeggianti tra boschi e radure.
La lingua è diversa, millenaria, una contaminazione di idiomi antichi la cui eco si va lentamente spegnendo.
Qui, lontano dai valichi, la devozione ha forgiato un paesaggio costellato di pievi, abbazie e cappelle, inalterato da secoli.
A Villar San Costanzo, sentinelle della Val Maira sono una chiesa, nata da re longobardo, e un’abbazia, affrescata con le storie di un Santo guerriero; più a monte Macra nasconde una Genesi romanica; in Val Grana il verde florido della valle è catturato sulle volte di San Sebastiano, a Monterosso Grana, mentre ai piedi della Valle Po, Revello custodisce l’opera del fiammingo che introdusse queste terre al Rinascimento.
Poco più a sud, sfilano ancora oggi prodi ed eroine davanti ad una fontana miracolosa, sulle pareti del Castello della Manta, mentre Saluzzo racconta di amanti tenaci e leggendari. Ai piedi dei monti, il Monregalese incanta con il gotico colorato di San Fiorenzo a Bastia Mondovì, incanta e incatena nell’illusione e nell’inganno creato da un geniale gesuita con gli affreschi di Mondovì, e col disegno stravagante della poderosa cupola di Vicoforte.
Scivolando in giù, verso valle e verso il tempo presente, Cuneo tra i fiumi siede nella quiete di portici e piazze, Borgo San Dalmazzo custodisce un sogno profumato di bellezza all’ombra dei suoi sepolcri mentre la “favola moderna” di Vernante viene pronunciata in una lingua che non ha confini né etichette.
Ad Occidente, dove le Alpi gettano lunghe ombre serotine, è nascosto un tesoro.