La mostra dedicata a Francisco Goya a Milano è allestita a Palazzo Reale, dal 31 ottobre al 3 marzo 2024.
La mostra, che porta le opere di Goya a Milano, si propone di raccontare l’intero arco cronologico della sua carriera e del suo pensiero. A supportare questa iniziativa, prestiti da istituzioni prestigiose, a partire dalla Reale Accademia di Belle Arti di San Ferdinando di Madrid, l’istituto con cui Goya stesso si è misurato per tutta la vita. Prima respinto –e più di una volta!- come studente, e poi Académico de Mérito e professore dal 1785 al 1797. All’Accademia, Goya è un professore non conforme, che elogia Annibale Carracci e il Barocco italiano e che crede, prima di tutto, nella naturalezza e nell’esercizio libero del disegno!
Il suo spirito critico ne fa un maestro ribelle.
E proprio dall’Accademia arriva in prestito l’autoritratto del 1785 che presenta la mostra. Goya ha circa 40 anni, il suo sguardo penetrante è rivolto direttamente sé stesso, è lo sguardo di un uomo che si cerca attraverso la sua pittura. Lo stesso grado di penetrazione psicologica si ritrova in tutti i suoi ritratti, quelli dei potenti, delle loro amanti (o delle sue!) e quelli della gente comune.
Mentre il successo gli apre gli ambienti della corte, il suo pennello affonda sotto lo strato delle apparenze, ne rivela le crepe. Gli abiti eleganti delle dame e degli uomini di potere non ne nascondono lo sguardo vacuo, ottuso. I dipinti di strada, dove la folla festeggia prima della Quaresima, sembrano divertiti, ma in realtà sono disincantati, ruvidi e via via più duri, fino a diventare feroci.
Attraverso il suo sguardo si svela l’epoca turbolenta e cruda della Spagna tra Sette e Ottocento: tra assolutismo, guerre napoleoniche e ritorno dell’Inquisizione.
E sulle contraddizioni della società in cui vive si innesta la sua personale vicenda di malattia -la sordità-, e di isolamento. Il risultato sono opere forti e in anticipo sui tempi. Così in anticipo, da fare di Goya un padre dell’Espressionismo che verrà. Molto tempo dopo di lui.
La mostra dedicata a Goya a Milano è l’evento della stagione autunnale milanese.
Le prime date delle visite guidate con Acànto saranno presto sul sito. Tenete d’occhio il nostro calendario!
INFORMAZIONI UTILI
Visita Guidata alla mostra Goya. La ribellione della ragione
Durata 90 minuti
Ritrovo 15 minuti prima nel Cortile di Palazzo Reale, a Milano
Costo della visita € 26,00
Cosa è incluso
La visita guidata condotta da uno storico dell’arte con regolare abilitazione alla professione di guida turistica
Prenotazione e biglietto di ingresso alla mostra
Sistema di microfonaggio sanificato (non sono inclusi gli auricolari monouso)
Accessibilità per tutti
Goya. La ribellione della ragione
Fino al 3 marzo 2024
Dove si trova Palazzo Reale, Piazzetta Reale, a Milano
Orari di apertura mar-dom 10.00-19.30 (il giovedì fino alle 22.30)
Rodin per primo e nel modo più incisivo, ha saputo rompere con le convenzioni e rappresentare l’umanità del Novecento, con le sue complessità e incertezze. Le ha rese visibili nelle fratture della sua materia, nel suo modellato sfaldato, nelle sue superfici scivolose. Un aspetto meno appariscente, ma in realtà rilevante, della sua ricerca sulle forme e sul movimento è stato il suo interesse per la danza. Rodin guarda, ammira, perfino insegue i ballerini e, anche dai loro corpi, apprende l’energia instabile del suo tempo.
Figlio di un pastore protestante, fratello di un gallerista di successo, Vincent Van Gogh è il pittore della luce, della sensibilità esaltata, dell’istinto cromatico puro ma, dietro la sua incredibile parabola artistica, c’è un tessuto di esperienza e di ricerca, che questa nuova mostra, organizzata al MUDEC, cerca di mettere in luce.
La mostra dedicata a Giorgio Morandi a Milano, è aperta a Palazzo Reale, dal 5 ottobre al 4 febbraio 2024. Essenzialità, semplicità, ripetizione sono le prime parole che vengono in mente per definire la sua opera. A queste bisogna aggiungere anche ossessione, per la forma, che Morandi ripete, ripete e ripete all’infinito, fino a smaterializzarla. Il pittore Carlo Carrà diceva di lui che era ‘il poeta delle cose ordinarie’, potremmo aggiungere che ne è stato anche il filosofo.
La mostra dedicata a El Greco a Milano è allestita a Palazzo Reale, dall’11 ottobre al 11 febbraio 2024 e porta l’opera di El Greco a Milano per la prima volta! Attraverso una selezione di 40 opere, in arrivo da numerose e prestigiose collezioni, cercherà di delineare il profilo di un artista originale e per nulla semplice, ispirato e tremendamente carismatico. Una prospettiva unica sul Manierismo del ‘500, tra Grecia, Italia e Spagna.
Nel 1875, l’ambizioso signor Arthur Lasenby apriva a Londra il suo negozio di stoffe: Liberty&Co.
Da allora sono passati quasi 150 anni, segnati da un’inesausta creatività, che ha prodotto, proprio di recente, una nuova collezione di tessuti.
È stata proprio questa collezione, nata nel 2021 e battezzata Futurliberty, l’occasione per allestire una mostra al Museo del 900. Una mostra che intreccia, proprio come i fili di un tessuto, le storie di Liberty&Co e dei suoi creativi.
‘Momenti di moda‘, l’attuale allestimento delle sale dedicate al costume, sarà la nostra scusa per tornare a visitare Palazzo Morando. Ma non trascureremo le collezioni di pittura che raccontano Milano nel tempo, né tralasceremo di godere delle belle sale settecentesche affacciate sul quadrilatero della moda.
La visita guidata alla mostra Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo, al MUDEC fino al 3 luglio 2023 è l’opportunità di una ricognizione nel bizzarro e intrigante mondo del Surrealismo che sembra essere il vero fil rouge della stagione espositiva milanese 2023. Una mostra ricca e poliedrica, come la collezione da cui proviene, quella del museo Boijman van Beuningen di Rotterdam.
Ancora una volta Fondazione Prada ha deciso di dedicare una mostra ai capolavori dell’arte classica greca, etrusca e romana nei suoi spazi ex-industriali riqualificati.
Così come avvenne in occasione dell’inaugurazione del 2015 con la mostra Serial Classic, le opere antiche ricevono nuova vita e luce proprio dal contesto architettonico in cui sono esposte, solo apparentemente contrastante, e dall’allestimento sperimentale.
Visita guidata mostra MICHELANGELO, VERROCCHIO, CARAVAGGIO
Dai Medici ai Rothschild
La mostra Mecenati, Collezionisti, Filantropi. Dai Medici ai Rothschild esplora le sinergie del mondo dell’arte: un mondo che si nutre dell’interazione tra gli artisti e i loro committenti. Perché, se i primi sono gli artefici del bello, sta a committenti, mecenati e collezionisti dare loro la possibilità di esprimersi, sopperire alle necessità pratiche e, a volte, sfidarli a superarsi!
I capolavori di Pollaiolo, Verrocchio, Michelangelo, Caravaggio… ci guidano alla scoperta delle dinamiche della storia dell’arte, dal ‘400 ad oggi.
Ha aperto la nuova mostra di Andy Warhol alla Fabbrica del Vapore.
Trecento opere e il tocco magico di Achille Bonito Oliva, per la nuova mostra dedicata a Andy Warhol alla Fabbrica del Vapore. Serve aggiungere altro?! Forse no, ma ci divertiremo a farlo comunque, accompagnandovi in visita guidata a partire da dicembre.
È in corso alla Casa-Museo Bagatti Valsecchi, una mostra bella e inaspettata, dedicata alla cultura figurativa nella Lombardia del ‘600 e ‘700. Non alla cultura ufficiale, bensì alla cultura popolare, quella della quotidianità, forse il filone più autentico della figuratività lombarda!
Visita guidata mostra MACHU PICCHU E GLI IMPERI D’ORO DEL PERÙ
Una mostra ambiziosa e – non ci sono dubbi! – suggestiva, che racconta 3.000 anni di civiltà precolombiane peruviane. Dalla cultura del Moche agli Inca di Machu Picchu. 200 reperti che, oltre a sedurre per la qualità estetica e per il raffinato realismo, continuano a richiamare l’attenzione degli esperti per le complicate tecniche di realizzazione.
Attraverso i manufatti, ma anche grazie ad un allestimento d’impatto, viaggeremo nello spazio e nel tempo, verso il sud del Perù, fino a Machu Picchu, la città degli Inca: uno dei più grandi siti archeologici al mondo
Di Hieronymus Bosch sappiamo ben poco. Eppure il suo nome è familiare a tutti. Qualcosa di simile ad un marchio. Non certo per caso! Il suo lavoro è talmente singolare da restare impresso già al primo sguardo. Immaginifico e complesso. Su di lui e sul suo lascito artistico in Europa, indaga la nuova mostra di Palazzo Reale a Milano.
La mostra dedicata a Max Ernst a Palazzo Reale, a Milano lo racconta attraverso 200 opere, arrivate grazie a una serie di prestiti internazionali e visibili, a Palazzo Reale, fino al 26 febbraio 2023.
In arrivo da Roma, la preziosa collezione di marmi antichi della famiglia Torlonia è in mostra alle Gallerie d’Italia di Milano. Una vera sorpresa e una assoluta meraviglia!
5 sezioni, per 96 opere, sul doppio binario del valore estetico e storico della statuaria classica e del racconto fascinoso di un’impresa collezionistica audace e appassionante.
La nuova mostra del MUDEC, aperta fino all’11 settembre 2022, è dedicata alla fotografia di David LachapelleIl suo curriculum in breve? Gli inizi con Andy Warhol a Interview Magazine negli anni ‘80.
Tante riviste di moda, tanti ritratti su commissione (praticamente tutta Hollywood ha sfilato davanti al suo obbiettivo), incursioni –glitterate- nel mondo della TV, della e dei video musicali e poi la scelta della fotografia d’arte.
La mostra Marc Chagall. Una storia di due mondi, al MUDEC, raconta la doppia anima, quella russa e quella ebraica, di un artista che ha attraversato il Novecento come un raggio di luce delicato e potente. Lo fa attraverso le sue illustrazioni editoriali, e ponendo l’attenzione sulle fonti culturali a cui attinge. Realizzata in collaborazione con l’Israel Museum di Gerusalemme.
Proviamo a immaginare una storia diversa. Quella di un pittore felice, appagato nella carriera e nella vita. Talentuoso, ma non tormentato. Celebrato in vita, più che in morte.
Ma esiste un pittore così? Esiste, e si chiama Joaquìn Sorolla. Palazzo Reale gli dedica una mostra, aperta fino al 26 giugno 2022.
Che cosa c’è nei suoi dipinti? C’è il sole di mezzogiorno, la schiuma del mare, il vento sulla sabbia.
e l'immagine della donna nel Cinquecento veneziano
La mostra Tiziano e l’immagine della donna, è aperta a Palazzo Reale fino al 5 giugno 2022. Conta 16 opere di Tiziano, affiancate da quelle di altrettanti protagonisti della scena lagunare, come Giorgione, Palma il Vecchio, Tintoretto e Veronese. Il filo conduttore è la figura femminile. Un ruolo centrale nella Venezia del Cinquecento? E’ davvero così? Vale la pena di scoprirlo.
La bella mostra Divisionismo. Due collezioni, aperta alla GAM fino al 6 marzo 2022, riunisce e confronta due collezioni importanti: quella lombarda della Galleria d’Arte Moderna, e quella Piemontese della Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.
I nomi ci sono tutti o quasi: Segantini, Previati, Longoni, Fornara, Morbelli, Pusterla, Pellizza da Volpedo, e dal confronto tra le due collezioni, emergono bene le molte sfumature di un movimento pittorico che è rivoluzione tecnica, ma anche mille altre cose.
Tutti conosciamo Mondrian per le sue linee perpendicolari e per i colori primari stesi a tinte piatte, in composizioni geometriche rigorosissime. Ma i primi dipinti con queste caratteristiche arrivano attorno al 1920, quando Mondrian ha quasi 50 anni. E prima?
Se avete voglia di lasciarvi sorprendere, venite a visitare con noi la mostra Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione.
Un irrinunciabile viaggio di perfezionamento per i rampolli delle classi egemoni, questo, nella sostanza, era il Grand Tour.
La comunità dei tourists che si muoveva tra le città italiane nel secolo dei Lumi era cosmopolita e avventurosa; ed è nelle opere degli artisti al loro servizio, nei loro dipinti, nelle sculture e nella produzione di raffinati souvenir, che incontriamo i viaggiatori di un tempo.
Palazzo Reale ospita, fino al 22 febbraio 2022, un’intrigante e ampia rassegna dedicata al Realismo Magico: un viaggio, tutto pittorico, in un mondo familiare ed estraneo allo stesso tempo o, per dirla con Freud, un viaggio nel ‘perturbante’!
La mostra Monet dal Musée Marmottan Monet racconta l’avventura impressionista attraverso i suoi protagonisti -Monet, ma non solo-, tra artisti, collezionisti e opere emozionanti.
La mostra Mario Sironi. SIntesi e Grandiosità al Museo del Novecento, racconta l’opera e la vita di un artista difficile e intenso a sessant’anni dalla sua morte.
Una mostra preziosa racconta a Milano come il pensiero umanistico, che dopo secoli di misticismo rimette l’uomo al centro del mondo -l’uomo che è fatto di carne (il corpo) e di emozioni (l’anima)- prende forma nell’arte, e in particolare, nelle tre dimensioni della scultura.
La visita guidata alla mostra Le Signore dell’Arte a Palazzo Reale… finalmente ci siamo! Ma chi sono le signore dell’arte? Le 34 artiste –rigorosamente femmine- che hanno popolato il Cinquecento e il Seicento pittorico italiano, e non solo. L’idea di raggrupparle tutte in una mostra, a dire la verità, ci piace poco. Non perché non …