La mostra dedicata a El Greco a Milano è allestita a Palazzo Reale, dall’11 ottobre al 11 febbraio 2024.
È quasi impossibile non riconoscere le sue figure allungate, i riflessi metallici dei suoi colori, la luce mistica dei suoi cieli. Eppure inquadrare l’opera di El Greco non è facile. È la sua origine greca a definirlo? Oppure il soggiorno italiano, prima a Venezia e poi a Roma? O forse, dopo il definitivo trasferimento a Toledo, dovremmo considerarlo semplicemente come un emblema della pittura spagnola? La sua personalità artistica si plasma, nel corso del ‘500, attraverso gli spostamenti geografici.
A stabilire la rotta, una determinazione schietta fino all’arroganza, che gli chiude forse più porte di quante non riesca ad aprirne. “Non fu sobrio, non fu casto, non fu penitente”, scriveva di lui il critico Federigo Giolli nel 1914.
Ma il carattere schietto non cancella una sensibilità unica, che gli consente di piacere a grandi committenti e di conquistare la Chiesa, soprattutto quella spagnola, in piena controriforma. Il tutto, lasciandolo rimanere un ‘diverso’, un manierista strano, che non appartiene, se non a tratti, alla sua epoca, e che è piaciuto al secolo Novecento più che ai cardinali e ai sovrani suoi contemporanei, che gli hanno dato qualche opportunità, ma raramente, la loro fiducia.
La mostra di Palazzo Reale, porta l’opera di El Greco a Milano per la prima volta! Attraverso una selezione di 40 opere, in arrivo da numerose e prestigiose collezioni, cercherà di delineare il profilo di un artista originale e per nulla semplice, ispirato e tremendamente carismatico. L’attenzione è sul periodo italiano: tra Venezia, dove l’incontro con l’opera di Tiziano, Tintoretto, Veronese e i Bassano è l’avvio di un percorso chiaro fin da subito e Roma, che lo mette alla prova, ma gli permette di elaborare il suo linguaggio, per sempre autonomo e potente.
Le prime date delle visite guidate con Acànto saranno presto sul sito. Tenete d’occhio il nostro calendario!