Lorenzo il Magnifico, nel 1490, invitava un giovane Michelangelo, poco più che adolescente, a frequentare il Giardino di San Marco, dove i Medici conservavano le sculture antiche che avevano acquistato, in gran parte, a Roma. A custodirle per loro era Bertoldo di Giovanni, che era stato a suo tempo allievo e collaboratore di Donatello; a lui il compito di interagire con i giovani artisti fiorentini, e di contribuire a formarli al gusto per l’antichità.
La Madonna della Scala, esposta alla nuova mostra aperta alle Gallerie d’Italia, nasce così, dalle mani talentuose di Michelangelo, che grazie a Lorenzo ha avvicinato l’antichità, e grazie a Bertoldo di Giovanni, ha scoperto lo stiacciato donatelliano.
Ecco un esempio perfetto delle sinergie di cui è composto il mondo dell’arte: un mondo che si nutre dell’interazione tra gli artisti e i loro committenti. Perché, se i primi sono gli artefici del bello, sta a committenti, mecenati e collezionisti dare loro la possibilità di esprimersi, sopperire alle necessità pratiche e, a volte, sfidarli a superarsi!
La mostra Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, Collezionisti, Filantropi esplora le dinamiche del collezionismo, dal Rinascimento fino al Novecento.
E se un rilievo di Michelangelo non è un richiamo sufficiente, pensate, per esempio, al Putto con il delfino del Verrocchio, attorno al quale si riuniva l’Accademia neoplatonica nella villa medicea di Careggi! Oppure preferite il San Girolamo di Caravaggio, che un tempo, incantava gli ospiti di Vincenzo Giustiniani nella sua casa romana, proprio di fronte a San Luigi dei Francesi? Magari invece vi incuriosisce l’idea che un banchiere tedesco acquistasse per la sua collezione… una veduta dei tetti del Duomo?
Forse, avete semplicemente voglia di ammirare piccoli e grandi capolavori di Pollaiolo, Bronzino, ma anche di Thorvaldsen o Hayez…!
Le date delle visite guidate di Acànto alla mostra Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, Collezionisti, Filantropi, alle Gallerie d’Italia, sono in calendario.