È aperta fino al 6 marzo 2022, alla GAM Milano, la mostra Divisionismo. Due collezioni.
Se il Divisionismo è la variabile italiana del post-impressionismo francese, possiamo spingerci a dire che la sua essenza è anche squisitamente lombarda.
È nelle aule milanesi di Brera che si intrecciano le storie di molti dei suoi protagonisti. L’Accademia è il laboratorio del nuovo e anche la macchina della sua divulgazione. È infatti qui, nel 1891, che la Prima Triennale di Brera, pensata per costruire una politica culturale di stampo ‘unitario’ nell’Italia appena nata, ‘offre’ il Divisionismo agli occhi del mondo.
Ma, tra le file dei divisionisti, molti sono anche gli artisti piemontesi.
Sembra dunque la cosa più logica questa bella mostra Divisionismo. Due collezioni, aperta alla GAM (della GAM Milano vi parliamo qui), che riunisce e confronta due collezioni importanti: quella lombarda della Galleria d’Arte Moderna, e quella Piemontese della Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.
I nomi ci sono tutti o quasi: Segantini, Previati, Longoni, Fornara, Morbelli, Pusterla, Pellizza da Volpedo, e dal confronto tra le due collezioni, emergono bene le molte sfumature di un movimento pittorico che è rivoluzione tecnica, ma anche mille altre cose. Si delineano gli intrecci con il Romanticismo storicista, e le sovrapposizioni con la Scapigliatura. Si intravvede qualche sfumatura preraffaellita e un sottile compiacimento estetico e decadente. La ricerca tecnica concentrata sulla resa della luce, da vita a paesaggi bellissimi, che spesso prediligono l’aria pura della montagna e i bagliori della neve, ma via via incontra il lavoro duro dei contadini e in seguito degli operai nelle città. La religione simbolista e silenziosa della natura diventa denuncia sociale del lavoro minorile e della vita agra nelle fabbriche mentre, non ultima, è la riflessione sulla solitudine della vecchiaia nelle città moderne.
Ma il mondo cambia in fretta, e già nei primi anni del ‘900 fanno i primi passi divisionisti i giovani Balla e Boccioni, pronti a rivoluzionare -un’altra volta- il mondo dell’arte.
Le visite guidate di Acànto alla mostra Divisionismo. Due collezioni, sono in calendario.