Visita guidata a San Simpliciano, la basilica del Carroccio
Siamo sull’antica strada che portava alla Rezia, verso Nord, verso i valichi alpini. Immaginiamo Ambrogio, il vescovo della Milano di IV secolo, capitale dell’Impero d’Occidente, procedere su questa strada, forse pensando alla sua natia Treviri, e decidere di realizzare una nuova basilica (la terza!) come collegamento ideale e… visivo con quanto Costantino aveva fatto laggiù.
La Basilica Virginum, ora San Simpliciano (il successore di Ambrogio), conserva infatti le originali strutture paleocristiane (che sono alla portata degli occhi di tutti) e un piccolo grande tesoro, per la rarità che rappresenta, che invece sta un pochino nascosto. Per trovarlo, bisogna fare una passeggiata all’esterno, nel prato che circonda l’abside. Di più, però, non è dato di rivelare, ma possiamo anticipare che custodisce, all’interno, la memoria di tre martiri, legati alla battaglia di Legnano, quella contro il Barbarossa! E che in seguito, proprio in questa basilica sarà conservato il Carroccio.
Dal bel portale romanico in facciata, all’austera struttura all’interno (con tracce di interventi addirittura longobardi!), dai sarcofagi utilizzati a sostegno del campanile al meraviglioso coro ligneo “parlante”, tutto concorre a raccontare la complessa storia millenaria di questo luogo.
Non ultimo, lo splendido affresco del Bergognone (siamo in pieno Rinascimento!), l’Incoronazione della Vergine, un caleidoscopio di luce e colore, declinato con estrema eleganza nei volti, negli abiti, nei dettagli che popolano la scena, preziosa testimonianza pittorica della Milano di inizio Cinquecento, ormai travolta dalle infauste vicende della successione sforzesca.
La visita guidata alla basilica di San Simpliciano comprende anche una passeggiata nei dintorni