Visita guidata al Castello Sforzesco
Partiamo proprio di qui, dal nome, che gli viene dal “principe delle arti” milanesi, straordinario condottiero e poi signore di Milano, Francesco Sforza. Fu lui a voler trasformare la rocca viscontea, disordinato agglomerato di edifici tre-quattrocenteschi nella residenza-fortezza ammirata da tutte le corti europee. E anche se la sua vita si concluderà senza aver avuto la possibilità di godere di questa nuova dimora, saranno i suoi figli, prima Galeazzo e poi Ludovico (il Moro!) a perfezionare struttura e decorazione.
È alla corte di quest’ultimo che troviamo attivi Leonardo da Vinci e il Bramante, impegnato in vari cantieri, in città e nel ducato: il segno del loro passaggio è ben visibile negli ambienti del Castello.
Nell’Ottocento Luca Beltrami, architetto storicista, progetta e realizza un grande Museo Civico, allestito nelle sale del Castello: qui si trova la memoria di edifici scomparsi, sculture che sono capolavori unici (testa di Teodora, monumento al fiero Bernabò Visconti), affreschi e il Gonfalone di Milano.
Ma si trova anche l’ultima opera di Michelangelo: la Pietà Rondanini, una scultura potente, una preghiera commovente, un testamento grandioso che colpisce per la sua “modernità”. Un ultimo messaggio per tutti, da decifrare con l’intelligenza del cuore (se non avete ancora avuto occasione di vederla nella nuova sede, oppure se è da un po’ di tempo che mancate dal Castello Sforzesco, questa è l’occasione da non perdere!).
La nostra visita guidata al Castello Sforzesco si svolge tra le corti, i saloni – teatro di feste straordinarie, come quella del Paradiso, per Isabella d’Aragona, la donna più bella d’Italia -, la Sala del Tesoro (con l'”inefficace” antifurto leonardesco), la Cappella Ducale, con gli splendidi affreschi dei Bembo (1470 ca) e l’ex Ospedale Spagnolo.
Approfittiamo del martedì ad ingresso gratuito: unico costo, la visita guidata!