Una visita guidata alla Pinacoteca di Brera è un ottimo modo per cominciare ad amare seriamente e definitivamente Milano. Vale per chi a Milano ci passa per poco, e anche per chi ci vive.
Perché? Cominciamo dall’inizio.
Per prima cosa –ma è anche la più importante-, la storia dell’arte che si snoda davanti agli occhi, sala dopo sala, lascia senza fiato! I nomi parlano da soli: Andrea Mantegna, Vincenzo Bellini, Tintoretto, Raffaello, Piero della Francesca, Caravaggio, Canaletto, Francesco Hayez…
Poi c’è il fascino del luogo iconico. Il Palazzo di Brera è imponente, lo scalone di accesso alla Pinacoteca intimidisce addirittura un po’, le sale enormi con le pareti dipinte di colori decisi hanno l’appeal dei grandi musei europei e americani della tradizione, di cui Brera fa parte, a pieno titolo. A rendere Brera così bella, e anche così unica, hanno contribuito in tanti, Napoleone, che la immaginava come il suo Louvre Milanese, Giuseppe Bossi, che da segretario dell’Accademia di Belle Arti, comincia a costituirne il patrimonio e alcuni direttori straordinari, come Amedeo Modigliani e Fernanda Wittgens che l’hanno arricchita e hanno provato a difenderla, dalla guerra e dalle storture del mondo.
La storia del luogo su cui Brera sorge è, infine, è un capitolo a sé. Prima di aprire al pubblico nella forma che ancora oggi conosciamo, ovvero come un museo d’arte, Brera è stata tante cose: una chiesa –di cui resta, nonostante il tempo e mille circonvoluzioni, ancora qualche traccia-, un convento, prima degli Umiliati e poi dei Gesuiti, e infine il grande contenitore di istituzioni culturali messo a punto dal governo austriaco a partire dagli anni ’70 del Settecento.
E un grande contenitore culturale rimane oggi, continuando ad ospitare tra le sue solide mura, l’Accademia di Belle Arti, L’Osservatorio Astronomico, l’Orto Botanico, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e la prestigiosa Biblioteca Nazionale Braidense. Una specie di condominio della cultura, a cui da qualche hanno si è aggiunto l’Archivio Storico Ricordi, che merita un racconto a sé.
Venite a visitare la Pinacoteca di Brera con Acànto!