Poco lontano dal luogo in cui sorgeva la Porta Romana medioevale, all’incrocio tra via Francesco Sforza e Corso di Porta Romana, c’è una concentrazione più unica che rara di edifici ecclesiastici: una basilica, un monastero, due chiesette e, addirittura, un Santuario!
Se le prime sono “protagoniste” dello spazio che le circonda, il Santuario è una chicca nascosta agli occhi di molti. D’altronde, come non voler proteggere… la Vergine bambina?
Ma andiamo con ordine. Ambrogio lascia il segno lungo la via triumphalis romana, con la splendida basilica di San Nazaro in Brolo (che però, all’inizio, aveva immaginato come custodia delle reliquie degli Apostoli!), e poi, se si scende verso il cosiddetto “bosco delle streghe”, ecco San Calimero, chiesetta legata a culti pagani antichi e a battesimi forzati.
Accanto, nascosta da alberi e un alto cancello, il complesso delle Visitandine, che ormai… non ci sono più, ma che gestivano una chiesa enorme, a presidio silente delle ortaglie del monastero.
E poi, ecco, un marciapiede ci guida tra il traffico e i cantieri della metropolitana fino ad un portone chiuso, con tanto di citofono.
È qui che si trova una delle chiese più belle del Novecento milanese: spettacolare architettura di Giovanni Muzio, anno 1953!
Le dimensioni sono quelle di uno scrigno fuori misura, rivestito di marmi, vetrate e mosaici, con bronzi, tele e sculture realizzate per decorare una piccola culla al cui interno sorride la Vergine bambina. Una bambolotta di cera, modellata nel XVIII secolo e che ancora attira numerosi devoti e… curiosi.
La visita guidata termina davanti a Sant’Eufemia (sì, proprio la chiesa dall’acustica eccezionale, Callas docet!), legata al culto di una martire che si disturbò a confortare i vivi – da morta – sulla giustezza del loro credo: come? Venite a scoprirlo!