Una visita guidata alla Pinacoteca Ambrosiana è d’obbligo per chi sosta a Milano e ancor più, per chi ci abita. E, state certi, non vi deluderà, anzi! È un museo magnifico, popolato da capolavori iconici e con un carisma allo stesso tempo milanese e internazionale.
La milanesità -partiamo da qui- comincia già dal nome ‘Ambrosiana’, come il patrono di Milano S. Ambrogio. Milanese è poi il suo fondatore: il cardinale Federico Borromeo, colto, raffinato, e anche cosmopolita quanto basta da aver fatto spazio, nella sua collezione, non solo agli artisti nostrani, ma anche a straordinari pittori nordici –ed eccoci arrivati all’internazionalità- come per esempio Jan Brueghel (il nostro Brueghel Preferito in Pinacoteca Ambrosiana, ve lo raccontiamo qui!).
Quali sono i capolavori della Pinacoteca Ambrosiana? Quelli imprescindibili? Ne citiamo 2: Il musico di Leonardo da Vinci e la Canestra di Frutta di Caravaggio.
Cosa vedere alla Pinacoteca Ambrosiana oltre questi capolavori? Beh, altri capolavori! Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Nelle sue sale tranquille trovano posto dipinti di Sandro Botticelli, Tiziano, Bramantino, Bernardino Luini… e fino ai più moderni Andrea Appiani e Francesco Hayez.
Potremmo fermarci qui, per presentare la Pinacoteca Ambrosiana non servono altre parole, ma ci piace suggerirvene almeno una, che la definisce in modo speciale. La parola è ‘custode’…. Sì, perché l’Ambrosiana (a Milano diciamo così) è il luogo in cui, con infinita attenzione, ci si prende cura di alcuni capolavori, non solo unici, ma anche davvero fragili. Viene da pensare, non lo sono forse tutti? Sì, ma qualcuno più di altri. Un esempio? Le pagine preziose e delicatissime del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, e il Cartone della Scuola di Atene di Raffaello, 8 metri per 3, semplicemente il più grande cartone preparatorio conservato al mondo…
La Pinacoteca Ambrosiana si affaccia sulla Piazzetta Pio XI° …precisamente al centro di Milano!
Non è un modo di dire: nelle cantine dell’edificio, resta un tratto di lastricato dell’antico Foro Romano, il centro, pratico e simbolico della città già allora. Ci hanno camminato S. Agostino, S. Ambrogio e anche l’Imperatore Teodosio! Lo sapeva bene anche Leonardo da Vinci che, nella mappa di Milano tracciata nel 1507, indicava il luogo su cui sarebbe poi sorta, come ‘il vero medio’, riconoscendovi il punto di incontro del cardo e del decumano massimi!