Monza, una regina, il suo tesoro e lo scrigno – di pietra! – di una corona ambita da molti.
Una storia… longobarda, di quelle che affascinano da subito, non appena si evocano i nomi dei protagonisti: Agilulfo che si innamora del luogo, amena landa lungo il Lambro, e Teodolinda, la bella moglie che converte i popoli mentre sogna sante colombe.
È lei a costruire il palazzo e la cappella palatina, dedicata al Battista, che nel Trecento si trasforma nel Duomo, opera mirabile voluta dai potenti Visconti per gareggiare degnamente con le cattedrali europee.
È qui, nella Cappella della Regina, che si trovano gli affreschi dei fratelli Zavattari: siamo quasi a metà del Quattrocento, al crepuscolo del gotico lombardo. L’oro impreziosisce ancora i dettagli delle vesti e degli sfondi, l’eleganza sinuosa delle linee sottolinea la grazia e la bellezza di dame e cavalieri. Qui c’è tutta la storia di Teodolinda da raccontare, anzi, da guardare da vicino insieme alla Corona Ferrea, preziosa reliquia (con qualche punto di domanda…) indossata, ambita da re e imperatori.
La visita guidata si conclude nel Museo del Tesoro del Duomo: ricco di pezzi unici, come la famosa chioccia coi pulcini, le coperte di Vangelo tempestate di pietre e smalti preziosi, il dittico eburneo del grande generale Stilicone. E ancora gli arazzi con le storie del Battista e il grande rosone del Duomo, allestito in una sala costruita… su misura!
La passeggiata fino al vicino arengario, cuore della città medioevale, conclude la nostra visita.
E se volete scoprire anche l’altra metà di Monza, vi suggeriamo la visita alla Villa Reale, programmata per la stessa giornata: già che siete nei paraggi… I dettagli li trovate cliccando qui